Con il Servizio di Riabilitazione Domiciliare non è più l’utente/paziente a ruotare intorno all’ospedale, ma è la struttura con le proprie risorse umane e tecnico-professionali ad adattarsi alle esigenze del Paziente e del territorio.
Tale modello di assistenza ha l’obiettivo di permettere l’accesso al programma riabilitativo ai Pazienti che non necessitano di ricovero e non possono accedere al trattamento ambulatoriale o pazienti per i quali occorre raggiungere o mantenere obiettivi relativi all’autonomia nel proprio ambito di vita.
La riabilitazione domiciliare consente al Paziente di rimanere nel proprio ambito familiare e relazionale, usufruendo ugualmente dell’assistenza di cui ha bisogno.
Possono accedere alla riabilitazione domiciliare i cittadini che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:
- soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, impossibilitati ad essere trasportati presso gli ambulatori o per i quali occorre raggiungere obiettivi relativi all’autonomia nel proprio ambito di vita;
- adeguato supporto famigliare o informale;
- idonee condizioni abitative;
- consenso informato da parte della persona e della famiglia.
Le disabilità trattate domiciliarmente sono le seguenti:
- pazienti con patologia di anca, femore e ginocchio trattati chirurgicamente che, per condizioni cliniche, non possono accedere al trattamento ambulatoriale;
- pazienti con esiti di ictus cerebrale e residuale emiparesi nelle fasi di immediata post acuzie e nei casi con gravi esiti invalidanti;
- pazienti affetti da gravi patologie di apparato o politraumatizzati che, per condizioni cliniche, non possono accedere al trattamento ambulatoriale;
- pazienti affetti da malattie degenerative progressive del sistema nervoso centrale e periferico, neuromuscolari in fase di avanzata evoluzione che non possono essere trattati in ambulatorio;
- pazienti affetti da mielolesioni e cerebro lesioni genetiche ed acquisite;
- pazienti in coma vegetativo e stato di minima
La richiesta di prestazione domiciliare può essere effettuata dalle persone interessate direttamente o dai loro familiari, presso il Presidio.
La riabilitazione domiciliare viene richiesta:
- da unità operative ospedaliere per acuti e riabilitative, comprese quelle di lungodegenza, a seguito di dimissione protetta;
- da strutture residenziali territoriali (RSA e strutture di riabilitazione);
- dal MMG per insorgenza di patologie o condizioni che creano disabilità o peggiorando una disabilità persistente.
La prescrizione del trattamento riabilitativo ex art 26 deve contenere:
- la diagnosi clinica che giustifica il trattamento richiesto;
- il tipo di trattamento riabilitativo, il regime (ambulatoriale o domiciliare) in cui deve essere erogato;
- l’ indicazione che trattasi di prestazioni ex art .26 L 833/78.
Tale prescrizione (esente da ticket) unitamente al progetto e programma riabilitativo redatto dal medico del Presidio viene inviata all’ASL per l’effettuazione delle prescritte verifiche e controlli.
L’utente dovrà essere in possesso di:
- tessera sanitaria/codice fiscale;
- documento di identità;
- richiesta del MMG (medico di medicina generale) o PLS (Pediatra di Libera scelta) sul modulario regionale del SSN;
- eventuale documentazione sanitaria ed indagini diagnostiche.
Le eventuali proroghe del trattamento riabilitativo non richiedono la prescrizione del medico di medicina generale (MMG), ma saranno comunicate dal Presidio al competente servizio delle ASL.